Hide and Seek, Maria Grazia Silvestri

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Il regista inaugura la 12esima edizione. Inaugurazione a Palazzo Strozzi con sbandieratori
Il film Hide and Seek, campione d’incassi in Corea del sud,
inaugura la 12esima edizione del Florence
KoreaFilmFest
Il festival è il primo evento italiano delle celebrazionidel 130° anniversario delle relazioni bilaterali tra Corea del Sud e Italia

“Federico Fellini uno dei  regista italiani che abbiamo studiato e di cui si parla nelle scuole di cinema coreane.Sono le parole del regista coreano Huh Jung a Firenze per presentare la prima italiana di Hide and Seek, il film campione d’incassi in Corea del Sud nel 2013, con 5 milioni di spettatori in un mese, che inaugurerà la 12esima edizione del Florence Korea Film Fest, domani venerdì 21 marzo, al cinema Odeon di Firenze alle ore 21.00 (ingresso 6 euro).  

Il festival è il primo evento italiano delle celebrazioni del 130° anniversario delle relazioni bilaterali tra Corea del Sud e Italia. All’inaugurazione sono attesi il Ministro della cultura del governo della Corea del Sud e Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri.

I lfilm nel primo week end in sala ha venduto 1 milione e 35 mila biglietti e a 19 giorni dalla sua uscita in sala (settembre 2013) aveva raggiunto i 5 milioni di spettatori. Racconta di Sung-soo che vive felicemente con la moglie e i figli in un appartamento di lusso. La vita scorre perfetta, fino a quando scopre che il fratello è scomparso. Durante la ricerca del fratello, Sung-soo inizia a trovare strani simboli che sembrano terrorizzare gli abitanti della città, simboli che lo seguiranno anche al suo ritorno a casa.

Il regista Huh Jung è nato nel 1981. Si è diplomato alla Korean National University of Arts. Si afferma al Mise-en Scene ShortFilmFestival, vincendo per due anni consecutivi con i  suoi cortometraggi “Joo-hee” e “Cursed Period”. “Hide and Seek” rappresenta il suo esordio alla regia di un lungometraggio: ha aperto il London Koreanfilmfestival e ha ricevuto il plauso della critica internazionale. Giovane, abile e molto promettente, prima di fare il regista Huh Jung ha fatto l’attore nelfilm“Big Good”, diretto da Choi Si-hyeong.

Approfondimento “Hide and Seek”“Ho avuto talmente paura che mi sono cadute le lenti a contatto”, ha detto uno spettatore alla prima delfilma Londra, al KoreanFilmFest. Girato con un piccolo budget e senza star, ilfilmha avuto un enorme successo in Corea del Sud, dove ha riempito le sale per oltre due mesi. Tra i motivi di interesse delfilm, forse il principale è l’intuizione del regista, che ha saputo cogliere paure presenti nella società coreana contemporanea. Chi ha raggiunto il benessere, una bella casa, un livello di vita confortevole, teme la massa dei senza nome, dei senza denaro, dei senza benessere. Ilfilmdescrive il taglio netto fra due stili di vita: il contrasto fra la casa confortevole dei protagonisti a Seoul e i condomini desolati delle estreme periferie. C’è qualcosa di reazionario in tutto questo, ma evidentemente Huh Jung ha intercettato sentimenti profondi, comuni a gran parte della popolazione coreana. E non solo a loro. I protagonisti non sono divi, neppure in Corea – Son Hyun-joo ha fatto molta televisione, e al cinema era il “vilain” di “Secretly Greatly” – ma questo probabilmente aggiunge freschezza alla sua interpretazione. Se il piatto forte è il thriller, il dosaggio continuo di paura e di shock, c’è una back story che cresce: i ricordi d’infanzia dei due fratelli, il grande buco nero che c’è nell’anima di entrambi.

 

Maria Grazia Silvestri

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